domenica 30 giugno 2013

Il figlio prodigo

Luca 15 : 11 - 24

Un uomo aveva due figli. Il più giovane di loro disse al padre:"Padre, dammi la parte dei beni che mi aspetta".Ed egli divise fra loro i beni.


Di lì a poco, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano, e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente.



Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.





 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali. Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava.





 Allora, rientrato in sé, disse: " Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato conto il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi". 






Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si getto al collo, lo baciò e ribaciò. E il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 




Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qua la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anelo al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa.

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