domenica 7 luglio 2013

Parabola delle dieci vergini

Matteo 25 : 1 - 13

Gesù raccontò al popolo questa parabola , per fargli capire quanto era importante vegliare per essere pronti  il giorno del Signore , e diceva :
" Il regno dei cieli sarà paragonato a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono ad incontrare lo sposo.




Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'oleo nei vasi.





 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. 





Verso mezza notte si levo un grido: " Ecco arriva lo sposo, uscitegli incontro!" .Allora tutte quelli vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Ma le avvedute risposero: "No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!.





Ma mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo;  e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa.





 Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, Signore , aprici!". Ma egli rispose:"Io vi dico in verità: Non vi conosco".




Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora in cui il figlio dell'uomo verrà!.



sabato 6 luglio 2013

La rete

Matteo 13 : 47 - 49




 Il regno dei cieli è simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; 



Quando è piena, i pescatori si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi,e buttano via quello che no vale nulla.




Così avverrà alla fine del'eta presente. Verranno gli angeli , e separeranno i malvagi dai giusti.

La parabola dei talenti

Matteo 25 : 14 - 28

  C'era un uomo il quale,  partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. 






A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagno altre cinque.







Allo stesso modo, anche quello dei due talenti ne guadagno altri due.




Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone.







Dopo molto tempo, il padrone di questi servi ritornò a fare i conti con loro.
Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo :" Signore tu mi affidasti cinque talenti : ecco con quelli ho guadagnato altri cinque talenti". il suo padrone gli disse:" Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa , ti costituirò sopra molte cose, entra nella gioia del tuo Signore. Fece lo stesso il servo che aveva ricevuto solo due talenti e ne frutto altri due. Anche a questo ,suo padrone disse le stesse parole.






Poi si avvicino quello che aveva ricevuto solo un talento, e disse :
" Signore io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il talento sotto terra; eccoti il tuo". Il suo padrone gli rispose: "Servo malvagio tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse.






Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori".