sabato 6 luglio 2013

La parabola dei talenti

Matteo 25 : 14 - 28

  C'era un uomo il quale,  partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. 






A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagno altre cinque.







Allo stesso modo, anche quello dei due talenti ne guadagno altri due.




Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone.







Dopo molto tempo, il padrone di questi servi ritornò a fare i conti con loro.
Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo :" Signore tu mi affidasti cinque talenti : ecco con quelli ho guadagnato altri cinque talenti". il suo padrone gli disse:" Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa , ti costituirò sopra molte cose, entra nella gioia del tuo Signore. Fece lo stesso il servo che aveva ricevuto solo due talenti e ne frutto altri due. Anche a questo ,suo padrone disse le stesse parole.






Poi si avvicino quello che aveva ricevuto solo un talento, e disse :
" Signore io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il talento sotto terra; eccoti il tuo". Il suo padrone gli rispose: "Servo malvagio tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse.






Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori". 

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