domenica 30 giugno 2013

La dramma perduta

Luca 15 : 8 - 10

Gesù speso parlava al popolo in parabole per fargli capire quanto felice era Il Padre quando dei peccatori si ravvedevano. 
Un giorno raccontò loro questa parabola:





 "C'era una donna che aveva dieci dramma e perde una, allora accende un lume e spazza tutta la casa in cerca della dramma perduta  finché non la ritrova.




Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: " Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". 




Così, vi dico , v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede".

Il figlio prodigo

Luca 15 : 11 - 24

Un uomo aveva due figli. Il più giovane di loro disse al padre:"Padre, dammi la parte dei beni che mi aspetta".Ed egli divise fra loro i beni.


Di lì a poco, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano, e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente.



Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.





 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali. Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava.





 Allora, rientrato in sé, disse: " Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato conto il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi". 






Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si getto al collo, lo baciò e ribaciò. E il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 




Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qua la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anelo al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa.

Il granello di senape

Matteo 13 : 31 - 32

Gesù uscito di casa , si mise a sedere presso il mare; e una grande folla si radunò intorno a lui; allora egli propose loro una parabola:
"Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. 





Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quando è cresciuto,





 E' maggiore dei legumi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami".



La pecora smarrita

LUCA 15 : 1 - 7
 Gesù si trovava in una città a predicare e tutti si avvicinavano per ascoltarlo; ma i farisei, mormoravano dicendo: "costui accoglie i peccatori e mangia con loro". 
Allora Gesù disse loro questa parabola:
"Chi di voi avendo cento pecore,



Se ne perde una, 



Non lascia le novantanove  e va dietro a quella perduta finché non la ritrova?



 E trovatala tutto allegro se la mette sulle spalle;



 E giunto a casa , chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora  era perduta".


Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento

Il tesoro nascosto

Matteo 13 : 44 - 46

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde;



E per la gioia che ne ha,



Va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.



martedì 25 giugno 2013

La moltiplicazione dei pani

Giovanni 6 : 1-14

 Gesù si trovava sulla riva del mare quando vide una gran folla che lo seguiva, perché vedeva i miracoli che egli faceva sugli infermi.  Ma Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?»  Diceva così per metterlo alla prova; perché sapeva bene quello che stava per fare.






 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto»






Uno dei suoi discepoli, Andrea, gli disse: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?»





 Gesù disse: «Fateli sedere».
 La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila 
 Gesù, quindi, prese i pani ..





E, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta;





 Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché niente si perda».






Essi quindi li raccolsero e riempirono dodici ceste di pezzi che di quei cinque pani d'orzo erano avanzati a quelli che avevano mangiato.













martedì 18 giugno 2013

Caino e Abele


Genesi  4 : 1 - 15



Adamo ed Eva avevano due figli ; uno chiamato Caino e l 'altro Abele. Abele fu pastore di pecore e Caino fu lavoratore della terra




Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino fece un'offerta di frutti della terra a Dio. Abele offrì anch'egli i primogeniti del suo gregge. Dio guardo con favore l'offerta di Abele , questo perché Abele sapeva di essere peccatore e di aver bisogno di essere purificato attraverso il sangue ,  come più tardi farebbe Gesù per noi, per essere sempre in comunione con Dio. Invece Caino non  diede importanza al significato dell'offerta, e portò  davanti a Dio dei frutti della terra. Per questo Dio guardo con favore l'offerta di Abele e non quella di Caino.







Caino ne fu molto irritato, perché aveva invidia di suo fratello.





  Un giorno trovandosi nei campi, mentre parlavano Caino si avventò contro suo fratello Abele e l'uccise.





Allora Dio disse a Caino :" Cosa hai fatto?" . Ora tu sarai vagabondo, lontano dalla tua famiglia, dalla tua terra e lontano dalla mia presenza . Caino disse:" Il mio castigo e troppo grande chiunque mi troverà, mi ucciderà". Allora Dio mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse.  Così Caino fu allontanato dalla presenza di Dio.





Adamo ed Eva



Genesi 2 : 7 - 23

Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra , gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.



Dio il Signore pianto un giardino in Eden, e vi pose l'uomo che aveva formato, Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli tra i quali l'albero della conoscenza del bene e del  male. Dio prese l'uomo lo pose nel giardino perché lo lavorasse è lo custodisse. Dio ordinò all'uomo : "Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dall'albero della conoscenza del bene  e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai , certamente morirai". 



L'uomo era da solo nel giardino insieme a tutti gli animali, e doveva dare ad ognuno un nome . L'uomo diede dei nomi a tutti gli animali; ma per lui non si trovo un aiuto che fosse adatto a lui.





Allora Dio fece cadere sull'uomo un profondo sonno, che si addormento, prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto i essa. Dio con la costola formo una donna e la condusse all'uomo. L'uomo disse: " Questa finalmente , è ossa delle mie ossa e carne della mia carne; sarà chiamata donna, perché è stata tratta dall'uomo"



Nel giardino regnava la tranquillità, e non esisteva nessun male, gli animale e l'uomo vivevano in pace.




Ma il serpente era il più astuto di tutti gli animali. 




Esso andò un giorno dalla donna  e disse: " Come! Dio vi ha detto di non mangiare di questo albero?". La donna rispose al serpente: " Del frutto di tutti gli alberi del giardino ne possiamo mangiare, ma del frutto del albero della conoscenza del bene e del male non dobbiamo mangiare , altrimenti moriremo".
Ma il serpente rispose alla donna:" No niente affatto, Dio sa che il giorno che ne mangerete i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male"





Allora la donna crebbe alle parole del serpente, prese del frutto del albero e ne mangiò e ne diede anche a suo marito, ed egli mangiò




Allora i loro occhi si aprirono e s'accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture per coprirsi. Poi udirono la voce di Dio il quale camminava nel giardino; e si nascosero fra gli alberi del giardino. Dio chiamo l'uomo e gli disse :" Dove sei?. Egli rispose:" Ho udito la tua voce e ho avuto paura perché ero nudo e mi sono nascosto". 





Dio disse :"Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero che ti avevo comandato di non mangiare?. Allora l'uomo diede la colpa alla donna, che a sua volta diede la colpa al serpente. Dio diede ad ognuno un pesante castigo. 









Per la loro disubbidienza Dio gli mandò via del giardino di Eden e non gli fu permesso di rientrare . 




domenica 16 giugno 2013

La Creazione





GENESI 1-2

Nel principio Dio creò i cieli e la terra .
La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia del abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

IL PRIMO GIORNO
Dio disse :"Sia luce!" E luce fu. Dio vide che la luce era buona, la separò dalle tenebre, e la chiamò: "giorno" . 






IL SECONDO GIORNO
Poi Dio disse:"Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque". E così fu. Dio chiamò la distesa "cielo".





IL TERZO GIORNO

Poi Dio disse: " Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un  unico luogo e appaia l'asciutto". E così fu. Dio chiamo l'asciutto "terra" , e chiamò la raccolta delle acque "mari". Dio vide che questo era buono. Poi Dio disse: " Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi" . E così fu. Dio vide che questo era buono.





QUARTO GIORNO
Poi Dio disse:"Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; facciano luce per illuminare la terra". E così fu. Dio fece le due grandi luci : il sole per presiedere il giorno e la luna per presiedere la notte; e fece pure le stelle. Dio le mise nel cielo per illuminare la terra. Dio vide che questo era buono.






QUINTO GIORNO
Poi Dio disse:" producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra". Dio creo tutti gli animali acquatici, vide che questo era buono, li benedisse dicendo: "Crescete, moltiplicatevi  e riempite la acque dei mari  e si moltiplichino gli uccelli sulla terra "






SESTO GIORNO
Poi Dio disse:" Produca la terra : bestiami, rettili e animali selvatici". Dio vide che questo era buono. Poi disse:" facciamo l'uomo a nostra immagine, e abbia dominio sui pesci del mare , sugli uccelli del cielo, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". Dio creo il maschio e la femmina e li benedisse. 








Così furono compiuti i cieli e la terra !!!





Il settimo giorno Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata  e fatta!!!!