Ester 3-7
Ester era una giovane ebrea che diventò moglie del re Assuero, grazie al aiuto di Dio, e alla guida dello zio Mardocheo .Lei non capiva come mai una giovane di così umili origine potesse diventare regina, ma Dio invece si sapeva perché Ester era in quella posizione.
Accade un giorno che due dei servi del re che erano irritati contro Assuero, cercarono di attentare contro la sua vita. Mardocheo zio di Ester scoprì la cosa, e ne informo alla regina, che a sua volta ne parlò al re in nome di Mardocheo, il piano dei due servi fu scoperto e furono giustiziati. il fatto fu registrato nel libro delle cronache , in presenza del re.
Dopo queste cose il re innalzò Aman alla più alta dignità.
Tutti i servitori del re si inchinavano e si prostravano davanti ad Aman, perché così aveva ordinato il re. Ma Mardocheo temeva Dio e non si inchinava né si postrava, questo fece arrabbiare Aman, che andò dal re e disse: " C'e un popolo che non osserva le leggi del re. Se il re e d'accordo, si faccia un decreto per distruggerlo". Allora il re rispose ad Aman : "fa' di quel popolo quello che vuoi".
Aman fece scrivere il decreto , e fu sigillato con il sigillo reale. Tutto il popolo ebreo era costernato.
Quando Mardocheo seppe tutto, si stracciò le vesti, tutto il popolo pangeva, e si lamentava . La notizia arrivò anche alla regina Ester che ne fu molto angosciata.
La regina andò da Mardocheo, e lui gli narrò tutto, e gli chiesse di presentarsi davanti al re Assuero e di chiedere grazia per il suo popolo: Ma Ester ebbe paura e disse a suo zio: " E da un mese che non sono stata chiamata per andare dal re" se mi presento senza essere stata chiamata morirò , perche nessuno puo presentarsi davanti al re senza che sia chiamato . Mardocheo disse:"Non pensare che tu sola scamperai allo sterminio. Se oggi tu taci Dio provederà ad un altro soccorso, ma tu perirai, e chi sa se non sei diventata regina per un tempo come questo. Allora Ester fece digiunare per tre giorni il suo popolo, pure lei lo fece, e passati i tre giorni si presentò davanti al re.
Il re era seduto sul trono, e quando il re vide la regina Ester in piedi, lei si guadagno la sua grazia; il re stese verso Ester lo scettro d'oro che teneva in mano ; ed Ester si avvicinò, e toccò la punta dello scettro.
Allora il re le disse: " Che hai, regina Ester? Che cosa domandi? Se anche chiedessi la metà del regno , ti sarà data". Ester rispose :"Se così piace al re, venga oggi il re e Aman al convito che ho preparato per lui" . Al re piace la proposta e andò al convito insieme ad Aman.
Mentre bevevano il vino il re disse a Ester: "Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la meta del regno, l'avrai. Ester rispose: "Ecco la mia richiesta, ecco quel che desidero, venga il re con Aman anche domani al convito che ho preparato per loro, e farò come il re ha detto".
Aman usci quel giorno tutto allegro; ma quando vide Mardocheo che non si alzava né si muoveva per lui, fu pieno d'ira.Andò a casa e parlo con sua moglie e suoi amici , che gli consigliarono di costruire una forca molto alta, e domattina dì al re che vi si impicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito del re.La cosa piacque ad Aman che fece preparare la forca.
Quella note il re, non potendo prendere sonno, ordino che gli si portasse il libro delle cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re. Vi si trovo scritto che Mardocheo aveva denunciato i due servi, i quali avevano cercato di attentare alla vita del re. Allora il re chiese: "Quale onore e quale distinzione si sono dati a Mardocheo per questo?". Quelli che servivano al re risposero:" non si è fatto per lui.
Il re disse : "Chi è nel cortile?" C'era Aman che era venuto nel cortile, per dire al re di fare impiccare Mardocheo alla forca che egli aveva preparata per lui. I servitore del re risposero: "Ecco c'è Aman nel cortile". Il re disse: "Fatelo entrare".
Aman entrò e il re gli chiese:" Che si deve fare a un uomo che il re vuole onorare?. Aman disse in cuor suo: "Chi altri vorrebbe il re onorare se non me?" E Aman rispose al re:" Per l'uomo che il re vuole onorare si prenda la veste reale che il re suole indossare , e il cavallo che il re suole cavalcare, e sulla cui testa e posta una corona reale, lo si faccia percorrere la città a cavallo, e si gridi davanti a lui.
Allora il re disse ad Aman:" Fa presto, prendi la veste e il cavallo e portagli a Mardocheo, perché è a lui che voglio onorare".
Aman non credeva a quello che sentivano le sue orecchie, l'uomo che lui odiava, doveva essere portato da lui per tutte le vie della città per essere onorato. Aman fece quello che il re aveva detto .
Aman tornò a casa sua addolorato e con il capo coperto. Più tardi i servi del re giunsero per condurre Aman al convito che Ester aveva preparato.
Il re e Aman andarono al convito della regina Ester. Anche in questo secondo giorno ei re disse a Ester: "Qual è la tua richiesta, o regina Ester? Ti sara concessa. Fosse anche la metà del regno l'avrai". Allora la regina Ester rispose: " Se ho trovato grazia agli occhi tuoi , o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia donata la vita; è che mi sia donato il mio popolo. perché io e il mio popolo stiamo per essere distrutti, uccisi, sterminati.
Il re Assuero disse alla regina. " Chi è colui che ha tanta presunzione per fare questo?. Ester rispose: " E' quel malvagio di Aman". Allora Aman fu colto di terrore in presenza del re e della regina. Il re tutto adirato si alzò, e dal luogo del convito andò nel giardino del palazzo. Ma Aman rimase per implorare la grazia della vita alla regina Ester. Poi il re tornò e vide Aman che si era gettato sul divano sul quale si trovava Ester, e il re esclamò:" vuole addiruttura prendere la mia regina".
Allora il re disse: "portatelo via e impicchiateci lui nella forca che aveva preparato per Mardocheo " .
C'era un problema il decreto che Aman aveva promulgato non si poteva revocare; Allora il re diede il suo anello a Mardocheo per promulgare un altro decreto, che permeteva agli Ebrei di difendersi dei suoi nemici e così non essere distrutti.
Il decreto fu comunicato al popolo che gioì per l'aiuto che Dio aveva provveduto attraverso Ester e Mardocheo.
Mardocheo ordinò di celebrare questi giorni, che chiamò di Purim , e il loro ricordo non doveva mai cancellarsi fra i suoi discendenti.